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Antonella Borghini Anto Bee
La sua poesia preferita:
I gabbiani di Galway
L’improbabile luce della notte d’Irlanda
ti costringe a sentire quel becero urlare
ascolta
li senti parlare di An Life e del Vento del Nord
del cielo
che balbettando corre di pioggia
di verde e di roccia e di rughe segnate dal sale
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Antonella Borghini Anto Bee
Vivere a tratti
Riflessioni
La notte ha chiuso gli occhi
nella luce di un giorno nuovo
l’inutile danza delle ripetute sillabe
ha sfiancato ormai
l’udito tace
mentre cerca nel frastuono
una flebile voce
foss’anche un solo silenzio
un lamento che riconduca alla ragione
Che forse vivere s’intenda morire a tratti
Laddove cerchi l’attimo
trovi la consapevolezza del nulla
l’ego trionfa
ghigna sui sensi
digrigna i denti e lacera pensieri come membra
svella la vita dai vincoli di alte mura
presenta il conto ai faticosi giorni
recidi i lacci
e vivi
Perché restare e perdere noi stessi
Macigno d’esistenza
l’aver creduto vero l’infinito
quando invece non c’è nulla più in là della tua pelle
del brivido che corre lungo le tue spalle
che scivola da amore a morte
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:
«Una riflessione amara racchiusa in versi originali che considero di un certo spessore...è bellissima.»
«Sono qui, poeta, a cercare di te, perché mi ci ha mandato la fata turchina. Non so della tua età, se sei bambina, ma sento come canti il tuo penare. Sei donna e tanto basta per capire la voglia del silenzio, solo di una voce flebile che porti ogni tua cosa alla ragione,. Chiedi se " Viver s'intende morire a tratti"... è come dire che "la morte si sconta vivendo" nell'altalena dei giorni in cui cresce speranza e cresce amore, e poi tutto si cela come in un gioco d'ira, e la sorte non bada a chi burlare. Ma finché c'è vita vive la speranza, e si trova del bene oltre la pelle, se fortuna ci aiuta e ci prepara ai giorni alterni, bui e talora bianchi, pieni di luce d'oro, che cambiano col cambio della luna.»