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Antonella Borghini Anto Bee
La sua poesia preferita:
I gabbiani di Galway
L’improbabile luce della notte d’Irlanda
ti costringe a sentire quel becero urlare
ascolta
li senti parlare di An Life e del Vento del Nord
del cielo
che balbettando corre di pioggia
di verde e di roccia e di rughe segnate dal sale
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Antonella Borghini Anto Bee
Il rubinetto triste
Fantasia
Nella presta mattinata
stanca ancor più di quando
m'ero coricata
ho aggredito il rubinetto
tutta la notte ha fatto gocce
e lo credevo rotto
Scendean
e non avevan resa
una poi l'altra
in rapida discesa
Mi sono avvicinata
con la pinza aperta
senza sapere
dove metter mano
e intanto
goccia a goccia
un liquido
azzurrino
discendeva piano
piano
Osservavo
il pianto suo
farsi di- rotto
Intanto
un altro rubinetto
più emotivo
dilagava
nella cucina
su
del quarto piano
Era in subbuglio
tutto il caseggiato
chi cacciava viti
chi urletti da mezzosoprano
chi sosteneva
è il dado!
Dev'essere svitato
Nel fondo del piazzale
d'improvviso
un tonfo sordo
Morta era
ahimè
la tubatura principale
Ci guardammo tutti
tristi in volto
e lentamente
dai primi
fino agli alti
piani
i rubinetti
che dalla notte
di quella agonia
sapevan tutto
cessarono
di piangere
quel prematuro lutto
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:
«Su traccia di un raccontino- poetico di Simone C.»
Commenti di altri autori:
«ho lette tante poesie di questa autrice, ma questa in particolare mi ha colpito per l'originalità e la sottile vena ironica di cui è impregnata... piaciuta»