La pagina personale "antonellaborghini.scrivere.info" sarà presto disabilitata se non avviene l'iscrizione al Club Scrivere. In caso di rinnovo effettuato, scrivere in redazione la data di rinnovo.
destionegiorno
Stampa il tuo libro
Antonella Borghini Anto Bee
La sua poesia preferita:
I gabbiani di Galway
L’improbabile luce della notte d’Irlanda
ti costringe a sentire quel becero urlare
ascolta
li senti parlare di An Life e del Vento del Nord
del cielo
che balbettando corre di pioggia
di verde e di roccia e di rughe segnate dal sale
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci genericiGuida contro le truffe sui farmaci generici. Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi
"Il servitore di due padroni", noto anche come "Arlecchino servitore di due padroni", è una delle (leggi...) € 0,99
La pagina personale "antonellaborghini.scrivere.info" sarà presto disabilitata se non avviene l'iscrizione al Club Scrivere. In caso di rinnovo effettuato, scrivere in redazione la data di rinnovo.
Antonella Borghini Anto Bee
Dialogo con Amore
Fantasia
Non mi ricordo quanto tempo era passato
dal giorno in cui il mio cielo era caduto
so solo che al posto suo ormai c’era un bel prato
con qualche fiore stento un po’ sbiadito
Cercando nell’armadio del passato
un giorno decisa a far pulito
trovai sotto un ricordo un po’ sdrucito
la chiave del paradiso mio perduto
Credetemi l’avevo ormai dimenticato
eppure quel sogno m’aveva accompagnato
nell’anima e nel corpo di bambina
era la festa del sole ogni mattina
la voglia d’imparare quel battito del cuore ingarbugliato e strano
che ancora non sapevo
avrei chiamato amore
Risento ancora l’effetto che ho provato
il giorno che per caso il mio sguardo l’ha incontrato
un’alchimia di sensi e di profumi - di palpiti,
di labbra tremolanti e prepotenti battiti d’amanti
Con cura quella chiave ho tenuta fra le mani
accarezzata come una vecchia gatta
e quando l’ho inserita nella toppa,
che miagolando si è aperta piano, piano, ho intravisto ieri vestito da domani
Il buio che regnava era assai strano
mi ricordavo un posto illuminato di notturna luna opalescente e cinerina
di limpido sole di risveglio la mattina
invece ora la polvere sovrana copriva tutto con la sua cortina.
Entrando, come ospite curiosa,
brancolando con la mano tesa
maldestra ho urtato qualche cosa che cadendo illuminò improvvisa
- la vecchia lampada regalo di zia Caterina -
stava per terra in mille pezzi rotta
umiliata da l’improvvisa botta
solo il caso o forse la magia accesero quella lampadina.
Per incanto quella luce riportò tutto come allora
il suo sorriso, la mano che mi accarezzava piano,
il primo bacio dentro a quel portone
fuggiti da una pioggia che scendeva invano
che diventò tempesta dispettosa, da non poter tirare il riso,
il giorno del sì pronunciato fra lacrime e sorriso.
Con lo sguardo percorrevo intorno
i piccoli oggetti del mio quotidiano,
che persi, rotti, gettati senza scampo
tornavano col carico del tempo
a ricordare che le cose di valore
non hanno del valore delle cose lo stesso sentimento.
Come lampo di un fotografo maldestro
tutto era durato
mentre il mio sguardo accecato
cercava a stento di ricordare un istante,
l’oggetto, l’emozione da riportare indietro e conservare,
l’immagine preziosa da non dimenticare,
ecco una voce che nel buio di lampi maculato
mi disse:
- Hai visto? L’avresti mai creduto che tutto l’amore che hai sognato
sarebbe poi sparito, nascosto tra le spire dell’ego prepotente di un eros seducente?
- Chi sei?
Risposi con tono incuriosito e spaventato
- Sono l’amore in persona, quello che camuffate sotto mentite spoglie,
quello che tirate in ballo ogni volta che volete soddisfare un po’ di voglie. Sono stanco, che credete, delle vostre balorde confessioni, del poi rotto in frantumi, che lascia a me il compito di risanarvi le ferite.
Senza parlare poi delle maledizioni, a dir che non esisto se non tra i poeti o tra quelli di se stessi eternamente innamorati. Son stanco d’ illusioni, di tutti quei furboni che nel mio nome nominato invano, spacciano e abusano di tutti i sentimenti, nel desiderio vano di nuove emozioni e restare per sempre giovani e gaudenti.
Non sapendo cosa proferire, intimorita da così grande esperienza, con un colpo di tosse mostrai imbarazzata la mia presenza.
- Tossisci senza saper che dire, è ovvio che le mie parole ti lasciano così, senza capire!
- Sì capisco, ma vedi caro Amore, scusa la licenza, ma se è vero che di te non sappiamo fare senza è anche vero che sei tu imbizzarrito, che scagli sguardi e calde promesse a noi che siamo facili preda dei tuoi dardi e che, perdonami l’ira, dovresti avere miglior mira. Dovresti dire al tuo amico Tempo, che oltre alle rughe e all’invecchiamento e che oltre al suo passare nemmeno tanto lento, si ricordasse di celare al cuore il brivido dell’innamoramento.
Finché ci è dato di poterlo fare, caro amico mio, è inutile sperare...
Il suono della sveglia
mi dice che è mattino
e penso che il sogno,
padrone della vita mia,
m’ha regalato l’ennesimo teatrino.
D’un tratto il gatto che mi sta vicino
si struscia e, miagolando piano,
m’ indica qualcosa sul cuscino...
E’ una chiave con attaccato un bigliettino
c’è scritto: "Paradiso Perduto" con un frego cancellato
e più sotto a grandi scritte d’oro
"Paradiso Ritrovato"
...sta a vedere che non ho sognato!
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
Nota dell'autore:
«Ascoltando un chiacchiericcio di donne, che spettegolavano davanti ad un the, mi è venuta in mente questa riflessione che ho espresso in fantasia. Chi si riconoscesse tra queste parole, sappia che NON è puramente casuale... Sorridendo.»
Commenti di altri autori:
«Da recitare in teatro! Bella tra ricordi sogno e realtà il dialogo con l'amore è strepitoso in fondo dice il vero magnifica opera complimenti!»
«Strepitosa riflessione! Dovremmo andare a rovistare più spesso nell'armadio del passato! Chissà quanti momenti dimenticati, sbiaditi, superficialmente messi da parte potremmo trovare!»