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Antonella Borghini Anto Bee
La sua poesia preferita:
I gabbiani di Galway
L’improbabile luce della notte d’Irlanda
ti costringe a sentire quel becero urlare
ascolta
li senti parlare di An Life e del Vento del Nord
del cielo
che balbettando corre di pioggia
di verde e di roccia e di rughe segnate dal sale
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Antonella Borghini Anto Bee
Sambuca col chicco di caffè
Satira
Capelli impomatati
baffetti un po’ accennati
mani rudi di grasso e di motori
l’abito sdrucito
più volte rassettato
cammina per la strada
del piccolo viale
ha comprato i dolci
nel bar della stazione
le donne van trattate con rispetto
e devozione
Gli stringono le scarpe
sono di suo fratello
ma han la punta e luccicano
si sente proprio bello
Si ferma
ha il cuore in gola
non riesce a camminare
entra nel primo bar
e ordina
sambuca e chicco di caffè
gli gira un po’ la testa
il coraggio non è tanto
ma mentre l’alcool sale
sa che ce la può fare
In sottoveste nera
con gli occhi un po’ bistrati
profumo di violetta
e pizzi ricamati
di grande sartoria
gli abiti suoi
ma per lavorare non l’indossa mai
Un vecchio disco gira
la musica di Fred
fruscìo che non si sente
coperto dal refrain
attende senza passione
il prossimo senza nome
vorrebbe un’altra vita
ma non c’è via d’uscita
Bussano alla porta
apre piano
(la gente mal capisce
quell’andirivieni strano)
le porge il pacchettino
le dice son per te
lei lo prende per mano
lo porta nel privè
gli da un asciugamano e dice
- fa da sé?-
Si consuma in un attimo
lampo di piacere
lei le porge la mano
son lire una e ventitré
attonito e deluso
tutto si è già concluso
rimette i pantaloni
s’aggiusta i capelli
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:
«il finale è un po' asciutto, ma così rende meglio, la poesia è tutta nei preliminari il resto è poca cosa nella vita, uno scambio materiale. grande illustre amica.»
«Ammirevole, pregiato lavoro di ritorno al passato. Atmosfera da commedia all'italiana anni '50/'60 in una forma molto sapiente dal punto di vista tecnico»